“Con immenso dispiacere apprendiamo che il giudizio della FEE (Foundation for Environmental Education, fondazione per l’educazione ambientale) ha escluso dalla Bandiera Blu 2021 la nostra meravigliosa spiaggia delle Rocchette, da sempre fiore all’occhiello di Arona, per un declassamento del giudizio sulla qualità delle acque di balneazione è passato da “eccellente” a “buono”.
L’Amministrazione Comunale, dal momento dell’ottenimento della Bandiera Blu, ha sempre migliorato le condizioni della spiaggia delle Rocchette, con riqualificazioni e miglioramenti strutturali, non ultima quella del 2020, che ha permesso di prevenire fenomeni erosivi e ha consentito ai bagnanti di usufruire di un’area maggiore, anche a fronte dei parametri di distanziamento previsti dalla normativa anti COVID.
La sicurezza della spiaggia è stata inoltre potenziata con l’introduzione di una persona in più, con lo scopo di garantire il corretto afflusso e distanziamento dei bagnanti, nonché una maggiore pulizia e manutenzione della spiaggia.
Detto giudizio si basa sui quattro anni precedenti il conferimento, periodo in cui su 100 campionamenti solo 5 vengono tollerati al di fuori dei parametri. Di fatto però i prelievi effettuati nel corso degli ultimi 4 anni sono stati 25 con una tolleranza pari al 5%, cioè 1,25, ovvero 1.
Poiché nei quattro anni precedenti detta spiaggia è stata oggetto di un solo sversamento sporadico e accidentale nel 2019, le cui cause sono state immediatamente individuate e il danno ripristinato, questo unico episodio ha causato il declassamento di una spiaggia, nonostante si sia richiesta una specifica deroga, sempre nel 2019, che è stata accettata dalla FEE, confermando nel 2020 l’ottenimento della Bandiera Blu.
Oltre a ciò, da quest’anno la FEE ha deciso di considerare non una sola spiaggia ma tutte le spiagge cittadine che devono essere “eccellenti.
Non possiamo dimenticare l’enorme lavoro di bonifica del lago, e non solo (parcheggi, raccolta differenziata, ormeggi, piste ciclabili, ztl, miglioramenti allacci fognari ecc), non ultimo l’importante collocazione di portali atti a impedire lo stazionamento a lago di camper che potrebbero produrre l’occasionale sversamento di liquami a lago, tutti interventi propedeutici al miglioramento dei parametri per l’aggiudicazione della Bandiera Blu.
L’Amministrazione si riserva a questo punto di compiere ogni possibile passo per chiarire con la FEE, e lavorare da subito affinché il giudizio sulle acque del lido da sufficiente diventi eccellente in modo che, già dal prossimo anno, si possa riottenere la prestigiosa Bandiera Blu.”
Treni affollati, sporchi e perennemente in ritardo.
Questa è la situazione che si registra giornalmente sulla direttrice ferroviaria Domodossola – Arona – Milano e che viene continuamente denunciata dai pendolari costretti ad utilizzare i treni per recarsi a scuola o al lavoro.
Ed ecco allora che il vice sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, prende carta e penna e scrive ai vertici di Trenitalia e Trenord, i gestori della tratta.
La SS33 del Sempione, arteria che collega Arona con le altre cittadine del lago Maggiore, sulla sponda piemontese, è al momento chiusa all’altezza di Arona, dove si è verificato un cedimento di proporzioni molto ampie.
La strada ha infatti ceduto e si è aperta una grossa voragine che ha portato alla chiusura immediata del tratto di strada.
Gli aggiornamenti ad oggi, 16 ottobre, arrivano dal primo cittadino di Arona, Federico Monti che, durante la consueta diretta Facebook, ha informato che ANAS ha già iniziato i lavori di consolidamento della parte a monte e, presumibilmente, entro il 4 dicembre, si potrà riaprire al traffico una carreggiata.
In questo modo si andrebbe a dare respiro alla saturazione che sta subendo via Partigiani, l’unica via al momento percorribile in entrata e uscita da e verso Arona.
Monti è però stato molto chiaro, circa i tempi di riapertura definitiva: “La situazione della strada non nascondiamo che sia grave – ha detto – perchè ha ceduto non solo il manto stradale, ma anche tutta la parete che scende verso il lago. Ci vorranno mesi e lavori intensi, ma non riapriremo fino a che non ci sia stata una messa in sicurezza totale”.
Intanto è stata accettata l’interpellanza parlamentare presentata dal vice sindaco e deputato Alberto Gusmeroli, in cui si chiede al Ministero dei Trasporti di intervenire nei confronti di Autostrade per l’Italia in modo che annulli il pagamento del pedaggio nel tratto di A26 compreso tra Arona e Meina.
La richiesta è stata inoltrata poichè, a causa della chiusura della SS33, sono molti gli automobilisti che sono costretti a scegliere l’autostrada, che di fatto è decisamente onerosa, soprattutto se diviene la strada principale percorsa ogni giorno.
Una giornata di relax alla SPA, un massaggio lussuoso, una cena gourmet a lume di candela. Piccole, grandi emozioni per due, a ottobre e a novembre, al Lido Palace di Riva del Garda (TN)
Eleganza, raffinatezza e ricercatezza sono racchiuse nella semplicità: non occorre esagerare per vivere emozioni uniche. È sulla base di questa filosofia che il Lido Palace di Riva del Garda (TN), 5 stelle Lusso del Trentino parte di The Leading Hotels of the World, dedica alle coppie piccole (ma grandi) esperienze, da godersi in autunno, non a caso la stagione più romantica dell’anno.
Sono stati creati dei pacchetti speciali prenotabili nei mesi di ottobre e novembre 2020, in cui concedersi rituali di benessere esclusivi a cui far seguire cene a lume di candela, in uno splendido palazzo Liberty che affaccia maestoso sulla riva del Lago di Garda, la cui personalità è oggi esaltata da elementi di raffinato design.
’esclusiva CXI SPA la raffinata cucina del ristorante gourmet e del ristorante bistrot, offrono lo spunto per ritagliarsi una pausa di puro relax e romanticismo.
Le proposte
Ritual suite day spa, che oltre all’ingresso di 3 ore alla CXI SPA per due persone (a partire dalle ore 10, dalle 13 o dalle 16) include 1 Private Ritual Suite di 60 minuti, 1 massaggio di coppia di 25 minuti nella Ritual suite e un estratto di frutta fresca energizzante e fragole (195 euro a coppia).
Romantic day spa
Comprende invece l’ingresso di 3 ore alla CXI SPA per due persone (a partire dalle ore 10, dalle 13 o dalle 16), 1 esfoliazione nel bagno di vapore CXI Gradi in self-treatment, 1 massaggio di coppia di 50 minuti nella Ritual suite e 1 flûte di champagne e fragole (245 euro a coppia).
Gourmet day spa
Ingresso giornaliero alla CXI SPA e pranzo di 2 portate al Bistrot Tremani (99 euro per persona).
Welcome day Spa
Ingresso giornaliero alla CXI SPA a partire dalle ore 10, 1 massaggio CXI di 50 minuti, 1 tisana energizzante (150 euro per persona).
A seguito della frana sulla strada Statale 33 del Sempione di competenza di Anas e sul territorio di Arona, l’Onorevole Alberto Gusmeroli chiede l’esenzione temporanea del pagamento del pedaggio autostradale per coloro che attraversano la barriera tra Arona e Meina sino al ripristino dell’ordinaria viabilità e lo fa attraverso una lettera ufficiale inviata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Ecco il testo integrale della lettera firmata, tra gli altri, dal vice sindaco di Arona Alberto Gusmeroli
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che:
le eccezionali precipitazioni che hanno colpito la Liguria e il Piemonte il 3 e 4 ottobre scorso hanno causato una drammatica situazione con perdita di vite umane e ingenti danni a edifici, infrastrutture e beni mobili;
l’acqua e il fango hanno travolto le piazze e le strade, insinuandosi nelle case e nella vita delle persone e lasciando indietro solo devastazione e frane;
il bilancio è particolarmente pesante nel Vercellese, ove l’onda di piena del fiume Sesia, che ha raggiunto i 9,70 metri, ha causato esondazioni diffuse e smottamenti;
in particolare, a causa di una frana provocata dall’esondazione del Sesia, è stata bloccata la tangenziale nord di Vercelli creando ulteriori problemi per i cittadini che si spostano per lavoro da Vercelli a Novara e viceversa;
tutto il traffico si è riversato sulla A26, tra il casello Vercelli Est e Vercelli Ovest, essendo la strada più sicura da percorrere;
nella giornata del 6 ottobre si è verificata una situazione particolarmente critica sull’autostrada, con code da 40 a 60 minuti tra i due caselli;
anche sulla SS 33 del Sempione, nel tratto compreso tra km 65,200 e km 65,400, è franato il manto stradale, provocando l’interdizione al traffico nel tratto tra Arona e Meina e comportando di fatto la divisione in due di un’importante arteria, particolarmente trafficata;
inevitabilmente, tutto il traffico si è riversato sulla A26; a causa delle sopra citate interruzioni, gli automobilisti sono obbligati a percorrere la A26, Genova Voltri – Gravellona Toce, gestita da Autostrade per l’Italia S.p.A, quale alternativa alla viabilità locale, sottoponendosi alle spese di pedaggio;
gli interroganti ritengono opportuna l’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale per chi entra ed esce dai caselli di Vercelli est e ovest e per chi attraversa la barriera tra Arona e Meina per tutto il periodo di esecuzione dei lavori, fino al ripristino della viabilità ordinaria interrotta, anche tenendo conto che si tratta di cittadini già sottoposti a tutti i disagi e criticità conseguenti l’eccezionale alluvione dei giorni scorsi e, comprensibilmente, sarebbero da evitare ulteriori disaggi per estenuanti code di traffico e aggravi economici;
peraltro, la misura di esenzione dei pedaggi autostradali è stata più volte adottata dalle società concessionarie Autostradali in altre situazioni di calamità naturali.
Si chiede pertanto: se il Ministro intenda adottare tutte le opportune iniziative di propria competenza, affinché la società Autostrade per l’Italia, concessionaria della autostrada A26, possa prevedere l’esenzione del pedaggio autostradale per l’entrata e uscita dai caselli di Vercelli est e Vercelli ovest e per l’attraversamento della barriera tra Arona e Meina, allo scopo di permettere il libero transito degli automobilisti e autotrasportatori fino al ripristino al traffico delle corrispondenti tratte viarie, attualmente bloccate da frane e smottamenti causati dalle eccezionali avversità atmosferiche del 3 e 4 ottobre scorso.
Vivere la magia del lago Maggiore all’insegna dell’esclusività e di autentiche esperienze ‘made in Italy’ con un soggiorno a Villa & Palazzo Aminta di Stresa, unico cinque stelle aperto sulla sponda piemontese del lago.
Villa & Palazzo Aminta ha un fascino discreto, una signorilità d’altri tempi ma, soprattutto, è capace di sorprendere emozionando! Dalla sua posizione privilegiata con affaccio sul lago, regala una vista impareggiabile sul golfo delle isole Borromee: magia pura, soprattutto a fine giornata, quando i colori del tramonto avvolgono il paesaggio di una luce speciale, regalando un senso di quiete e di appagamento.
Per vivere nel pieno delle possibilità questa estate così ‘speciale’ Villa & Palazzo Aminta, unico cinque stelle che ha riaperto sul lago Maggiore, nella sponda piemontese, offre innumerevoli servizi di eccellenza e un ricco programma di proposte nel massimo rispetto delle normative per la sicurezza dei suoi ospiti e del personale.
Villa & Palazzo Aminta è un raffinato cinque stelle con una lunga storia e ha da poco festeggiato 102 anni. Grazie al suo indiscusso fascino senza tempo conquista con grazia chiunque abbia l’opportunità di soggiornarvi o anche solo di ammirarlo.
Villa & Palazzo Aminta di Stresa è membro di The Leading Hotels of the World. Costruita inizialmente nel 1918 come dimora personale dell’Ammiraglio della Regia Marina Francesco Capece, che giunto a Stresa, considerata la perla del lago Maggiore, si innamorò delle dolci linee del paesaggio lacustre, e dei verdeggianti versanti. Porta ancora il nome della moglie Aminta.
Villa e Palazzo Aminta conserva ad oggi quell’atmosfera di nobile dimora che sembra essere distillato con cura in ogni sua pietra. Passeggiando lentamente tra le sue sfarzose sale e i suoi ricchi corridoi si può distintamente percepire il suo animo caldo e rassicurante. Gli ampi saloni, i grandi specchi, l’elegante terrazza con vista mozzafiato, perfetta per un aperitivo o una cena romantica.
La famiglia Zanetta, oggi proprietaria dell’hotel ha cercato con successo di riportare Villa e Palazzo Aminta agli originali splendori. Roberto e Beatrice con la figlia Daniela sono i custodi di quella maestosa dimora che brillò come un gioiello prezioso nella Belle Epoque e di cui ancora oggi è possibile respirare lo sfarzo e la delicata eleganza.
A Villa e Palazzo Aminta ogni esperienza e ogni ambiente è ideale per regalare agli ospiti sensazioni inaspettate capaci di emozionare .
Estate 2020: esperienze top
Annoiati delle solite esperienze? Preparatevi a qualcosa fuori dall’ordinario. Come per esempio un tour in elicottero partendo direttamente dall’ Elipad in spiaggia. A un escursione sul lago scegliendo tra uno degli storici motoscafi Riva ‘Acquarama’ o un bellissimo off shore da gara di 12 metri con un motore di 600 cavalli firmato ‘Tullio Abbate’.
Aperitivo al tramonto in terrazza seguito da cena gourmet, con sottofondo musicale delle note del pianoforte. Non rinunciate a un po’ di relax nell’area SPA e Wellness o a bordo piscina vista lago. E se siete di quelli che amano l’ambiente e hanno scelto un auto elettrica, sappiate che a Villa & Palazzo Aminta potrete sempre trovare la ricarica.
Autorevoli case automobilistiche come Tesla e Porche hanno inserito l’hotel nei sistemi di navigazione delle loro mappe, per pianificare itinerari in base alle autonomie kilometriche delle vetture elettriche. Per qualsiasi altra richiesta.
About Villa & Palazzo Aminta
Con una vista mozzafiato sul Lago Maggiore e sulle isole Borromee, Villa & Palazzo Aminta è pervaso di romanticismo. Ex residenza del primo Novecento in stile Belle Époque, l’hotel vanta 71 camere di cui 19 suite tra le quali spicca all’ultimo piano la suite La Borromea. Ascensore privato e Jacuzzi con incantevole vista sul lago Maggiore rendono la suite ideale per gli ospiti più celebri. Lo stupendo paesaggio lacustre e i giardini in stile mediterraneo incorniciano anche i 2 ristoranti gourmet, Le Isole e I Mori, il nuovo ristorante italiano. La Palazzo Aminta Beauty & SPA offre trattamenti esclusivi per energizzare al meglio corpo e mente.
Per info
Villa e Palazzo Aminta – Hotel Beauty & Spa Via Sempione Nord, 123 – 28838 Stresa (VB) Lago Maggiore – Italy
Si terrà il 28 agosto l’evento dell’estate a Lesa, in provincia di Novara, sul lago Maggiore.
Simona Bencini, voce della band simbolo del funky italiano Dirotta su Cuba, racconta MUSICNIC, la rassegna musicale ideata proprio da lei, con il patrocinio del Comune di Lesa, in cui musica di qualità e uno sfizioso pic-nic sono protagonisti assoluti.
Simona Bencini spiega: “L’idea di MusicNic nasce come reazione, positiva e costruttiva, al senso d’incertezza sul futuro dell’intero mondo dello spettacolo in Italia, un’incertezza che si è venuta a creare con il lockdown causa pandemia Covid e con tutti i successivi protocolli di “distanziamento sociale” che chissà per quanto tempo ci assilleranno. L’idea di poter creare un nuovo spazio dove esibirmi e soprattutto dove far esibire amici e colleghi, mi sembrava un perfetto esorcismo alla situazione inedita e drammatica che stiamo vivendo”.
Il primo appuntamento di MusicNic, si terrà quindi venerdì 28 agosto a Lesa, presso il parco di Villa Zappa Bencini, e avrà come madrina e protagonista IRENE GRANDI, storica amica di Simona Bencini. Ad accompagnare Irene Grandi durante il suo live ci sarà il suo chitarrista e produttore Saverio Lanza.
Irene Grandi commenta: “Che bello quando la creatività e la voglia di fare riescono a emergere durante una crisi! È il caso di questa nuova idea nata durante il lockdown della mia amica Simona Bencini, che mi ha coinvolto proprio per la prima data di questo bellissimo festival. Io darò l’avvio ad una futura serie di concerti, a contatto con la natura, in un ambiente intimo, come fosse una festa tra amici, seduti sul prato sopra una coperta per un picnic davvero speciale…un “MUSICNIC” insomma!”.
Dopo la data zero di venerdì 28 agosto, lanciata volutamente quest’anno, in un’estate così particolare che passerà alla storia, l’obiettivo della Bencini è quello di rendere MusicNic una vera e propria rassegna continuativa, già dal prossimo anno. Un appuntamento fisso per le estati a venire che, dopo aver preso il via dal parco della sua villa a Lesa, “conquisterà” i giardini di altre ville a Lesa e sul Lago Maggiore per poi espandersi nel resto d’Italia, alla scoperta di territori nascosti e gemme sconosciute, in cui portare cultura e intrattenimento.
“Ho pensato che la formula pic-nic fosse allo stesso tempo easy ma anche molto chic e che avesse già in sé la formula del necessario “distanziamento”. I concerti saranno intimi, confidenziali, per un raccolto salotto di persone sedute a piedi nudi sul prato” – conclude Simona Bencini.
INFO
MUSICNIC CON IRENE GRANDI Venerdì 28 agosto ore 19.00 @parco di Villa Zappa Bencini (Via al Castello 2 a Lesa – No)
Il costo dell’evento è di 60€ a persona, ultimi biglietti disponibili scrivendo a sherazadesound@gmail.com
A tutti i partecipanti verrà distribuito un cestino da pic-nic con cena per 2 persone e verrà riservata una postazione allestita con classica coperta e cuscini sul prato di fronte al palco.
Giovedì 6 agosto è stato installato presso l’incubatoio di Solcio di Lesa un dispositivo Seabin, uno strumento capace di recuperare in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici all’anno, comprese le microplastiche e le microfibre.
Questa iniziativa fa parte del progetto più ampio LifeGate PlasticLess, promosso da Coop e LifeGate attraverso la campagna “Le nostre acque”.
La lotta all’inquinamento da plastica arriva anche alle acque. Dall’Arno a Firenze dove è partita la campagna “Le nostre acque” e dopo le tappe sul Mar Adriatico a Pescara e Mar Ligure a Genova, ecco che si è giunti sulle acque dolci del Lago Maggiore, un habitat ricco di biodiversità che, essendo un “sistema chiuso”, rischia di essere ancora più minacciato dalla presenza di rifiuti plastici.
Infatti, il Lago Maggiore come tutti i laghi subalpini del nord Italia, subisce la pressione antropica di regioni densamente popolate. Recentemente, insieme alla valle del Ticino, ha conseguito il riconoscimento da parte dell’Unesco di area MAB (Man and the Biosphere) un programma scientifico per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.
A seguito dei cambiamenti climatici, le analisi dei ricercatori del CNR-Irsa di Verbania indicano che lo stato qualitativo delle acque e lo stato ecologico complessivo del bacino lacustre del Verbano, oltre che alla pressione antropica, appare condizionato da fattori meteo-climatici, con variazioni a lungo termine (aumento della temperatura atmosferica) ed episodi a breve termine, come le precipitazioni brevi e intense.
Le ricerche condotte dal team scientifico di Goletta dei Laghi di Legambiente, in collaborazione con ENEA, stimano una presenza media di microplastiche nelle acque del Lago, pari a 605.638 particelle per chilometro quadrato di superficie.
In colonna d’acqua è stato invece rilevato un dato medio di 1,99 particelle per metro cubo di acqua filtrata. Una delle situazioni più significative e complesse rispetto agli altri grandi laghi lombardi.
Presente alla installazione del SeaBin Aloma Rezzaro, sindaco di Lesa, che ha commentato: “Richiamo l’affermazione di Turton, l’australiano inventore del Seabin – se possiamo avere i cestini per la spazzatura sulla terra ferma, possiamo averli anche nel mare – ed ora il cestino della spazzatura pensato per il mare, arriva, sul Lago Maggiore, in particolare nel Golfo di Solcio di Lesa. Al fine di mantenere integre le qualità ambientali del Lago, Lesa ospiterà nelle proprie acque un Seabin che consentirà i rilevamenti e gli studi delle microplastiche presenti, purtroppo, nelle nostre acque. Siamo orgogliosi che Lesa sia la quarta località scelta da Coop per la campagna Le nostre acque”.
Giorgio Brovelli, Presidente Cooperativa Pescatori E Acquicultori Del Golfo Di Solcio ha affermato “Le associazioni Coop. Pescatori e Incubatoio Ittico plaudono alla lodevole iniziativa. Tutto ciò che serve per preservare l’equilibrio dell’ecosistema lacustre, trova la nostra approvazione. Siamo sempre convinti che il futuro si misurerà sempre più con la conservazione della vita presente nelle nostre acque. La nostra Cooperativa metterà anche a disposizione volontari per la gestione dell’apparecchiatura. Un grazie quindi a coloro che hanno proposto e realizzato tale progetto.”
Come Funziona il Seabin
▪ Raccoglie oltre 500 Kg di rifiuti galleggianti all’anno
▪ Cattura anche le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 m
▪ Può funzionare 24h/giorno, 7/7 giorni
▪ È in grado di filtrare 25.000 litri di acqua marina all’ora
▪ Ha una capacità di 20 Kg
▪ Necessita di interventi minimi (svuotamento, pulizia)
Il Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Seabin inoltre potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque.
Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua all’ora.
I rifiuti vengono catturatati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita.
Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molto più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.
Il totale raccolto da Seabin è composto da:
• 70% di rifiuti composti da materiali dannosi per l’ambiente: plastica, microplastiche, materiali metallici (latte, lattine), mozziconi di sigarette, materiali assorbenti igienici e cotton fioc;
• 20% di massa organica umida contaminata (legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe) rispetto alla quale abbiamo notato l’evidenza di diversi frammenti di plastica e polistirolo rimasti intrappolati, soprattutto nel materiale algale;
• 10% di massa organica umida non contaminata.
Rispetto ai rifiuti plastici facilmente identificabili, in ordine di rilevanza quantitativa si trovano:
Mandarin Oriental Lago di Como ha riaperto per l’estate dopo i mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria mondiale.
Immerso in un lussureggiante parco botanico e lontano dal fermento del centro città, questo affascinante resort è la destinazione ideale per l’estate, con ampie terrazze private e vasti spazi dove poter pranzare e cenare all’aperto.
Con camere, suite e aree comuni ulteriormente rinnovate e perfezionate, Mandarin Oriental, Lago di Como è pronto ad accogliere nuovamente i suoi ospiti sulle rive assolate del lago più glamour d’Italia.
Per celebrare la riapertura il resort propone il pacchetto Restart and Relax che, a partire da 480 euro per un soggiorno minimo di quattro notti, include: una quarta notte gratuita, prima colazione fronte lago, un pranzo o una cena da tre portate al giorno per due persone, parcheggio e minibar gratuiti.
L’offerta Staycation by M.O., invece, prevede l’upgrade della camera a una categoria superiore, check-in anticipato e check-out posticipato, la prima colazione per due, un pranzo o una cena da tre portate per due persone, parcheggio e minibar gratuiti, e un trattamento spa.
Gli ospiti potranno beneficiare del servizio ristorazione in camera, approfittando così della privacy delle splendide terrazze, balconi e giardini mozzafiato, presenti nella gran parte delle camere e suite, oppure rilassarsi nel ristorante del resort, in completo comfort e sicurezza.
CO.MO Bar & Bistrot è il luogo perfetto per sorseggiare un drink o pranzare a tutte le ore del giorno. La sua ampia terrazza, a pochi passi dall’acqua, permette agli ospiti di degustare piatti deliziosi e cocktail squisiti con una vista eccezionale, con la dovuta distanza di sicurezza tra i tavoli. L’Executive Chef del resort Vincenzo Guarino ha introdotto un nuovo menu per la pizza, mentre il Bar Manager Luca de Filippis ha ideato una nuova cocktail list creativa.
Tempio di benessere olistico del resort, The Spa at Mandarin Oriental, Lago di Como offre i rinomati trattamenti e programmi firmati Mandarin Oriental, in totale sicurezza.
Con un’impareggiabile vista sullo splendido lago, gli ospiti potranno partecipare a delle rilassanti classi private di tai chi o farsi guidare da sessioni di passeggiate meditative nel giardino botanico dell’hotel, ma anche avventurarsi fuori dalla proprietà con escursioni personalizzate lungo le colline panoramiche del lago.
Mandarin Oriental, Lago di Como adotta costantemente efficaci misure sanitarie e di sicurezza in tutte le aree del resort, per assicurare un ambiente sicuro e confortevole sia agli ospiti che allo staff dell’hotel. Alcuni esempi di misure adottate possono essere visualizzate qui.
Dei sette punti monitorati sul Lago Maggiore, due risultano “fortemente inquinati” ed uno “inquinato”I dati sulle microplastiche nel Lago Maggiore
Sono stati sette i punti monitorati quest’anno dalla Goletta sulle sponde Piemontesi del Lago Maggiore: quattro sono risultati nei limiti di legge, uno è stato giudicato “inquinato”, mentre gli altri due “fortemente inquinati”.
Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.
È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa piemontese lungo le sponde del lago Maggiore da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani.
A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenutasi giovedì 9 luglio presso l’incubatoio ittico di Solcio di Lesa , sono stati Massimiliano Caligara, Presidente circolo Legambiente Gli Amici del Lago, il sindaco di Lesa, Aloma Rezzaro, e altri sindaci e assessori delle amministrazioni comunali del comuni rivieraschi, oltre ai rappresentanti di Arpa Piemonte e del CNR-Irsa di Verbania e le cooperative dei pescatori professionisti.
“Con due punti fortemente inquinati, Arona si conferma città maglia nera della sponda piemontese del Verbano”, ha dichiarato Massimiliano Caligara, Presidente circolo Legambiente Gli Amici del Lago. “La scarsa qualità delle acque del lago – ha continuato Caligara – è una criticità nota e segnalata da oltre dieci anni e purtroppo è ancora irrisolta. Per cittadine lacustri come Arona e Stresa che basano la loro economia sull’offerta turistica, le acque pulite sono un presupposto minimale ed è inaccettabile che ancora esistono situazioni di grave inquinamento con sversamenti maleodoranti nel lago da parte di sfioratori o immissari. I parametri oggettivi di qualità ambientale del territorio devono essere prioritari, non solo per le politiche di promozione del turismo ma anche e soprattutto per il benessere e la salute dei cittadini residenti.”
Nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia, la 15esima edizione di Goletta dei Laghi quest’anno sta vivendo di una formula inedita all’insegna della partecipazione attiva dei cittadini, con più spazio a citizen science e territorialità. La missione di Goletta dei Laghi resta però sempre quella di non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e rilevare le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi.
Partner di Goletta dei Laghi 2020 sono CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, eNovamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner della campagna è invece La Nuova ecologia
I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUL LAGO MAGGIORE
È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. Il monitoraggio delle acque in Piemonte è stato eseguito gli scorsi 25 e 30 giugno dai volontari dell’associazione.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.
Sul Lago Maggiore continuano ad essere “fortemente inquinati”, il punto allaFoce del torrente Vevera, presso il lido in via De Gasperinel comune di Aronain provincia di Novara – segnale di una cronicità che va avanti irrisolta da più di dieci anni – e quello, sempre ad Arona,presso il Largo caduti Nassirya(sfioratore rio S.Luigi).
Inquinatoil punto presso lo sfioratore Largo Marconi a Stresa (VCO), gli scorsi due anni dentro i limiti di legge.
Nei limiti di legge invece il punto alla Foce del Torrente Erno nel Comune di Lesa (NO), quello alla foce del rio Arlasca tra i Comuni di Dormelletto e Arona, gli scorsi due anni “fortemente inquinato”, e i due nel Comune di Verbania (VCO) presso la foce San Bernardino e del fiume Toce.
IL MONITORAGGIO RELATIVO ALLE MICROPLASTICHE
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare i dati relativi al monitoraggio della presenza di microplastiche nelle acque dei laghirealizzato anche nell’edizione 2019grazie alla collaborazione con ENEA e IRSA/CNR. Dallo scorso anno è stato introdotto anche il campionamento in colonna d’acqua, per stimare la presenza di microplastiche fino a 50 m di profondità.
Nel 2019 nel Lago Maggiore sono stati prelevati 9 campioni in 6 aree del lago (3 punti con replica). La media rilevata è pari a 605.638 particelle per chilometro quadrato di superficie. In colonna d’acqua è stato rilevato un dato medio di 1,99 particelle per metro cubo di acqua filtrata.
Inoltre tre laghi – Garda, Trasimeno e Bracciano – saranno al centro del progetto Blue Lakesche ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.
Il partenariato è coordinato da Legambiente e completato da Arpa Umbria, Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Università Politecnica delle Marche, Global Nature Fund e Fondazione Internazionale del Lago di Costanza in Germania.